Le arti marziali tradizionali di Okinawa a Brugherio
Il kobudo
Le armi tradizionali di Okinawa
Breve storia in venti immagini
La necessità di difendersi nasce insieme all’uomo.
Dalla preistoria in poi, le tecniche di autodifesa, con o senza armi, sono state costantemente studiate e aggiornate in funzione dell’epoca e delle necessità.
Dalla clava alla pistola, l’evoluzione non ha avuto pause, ma i principi di base restano ovviamente legati, sia da un punto di vista occidentale che orientale, alla fisica e alla fisiologia umana.
Lo studio delle lotte tra animali diede infiniti spunti di comprensione delle tecniche di combattimento senza armi.
Okinawa - Zen Dojo
L'Okinawa Budo Kaisai, l’arte di autodifesa senza armi, iniziò la sua lunga storia quando il carattere pacifico degli abitanti di Okinawa si fuse con il Buddhismo Zen, incarnato nella boxe cinese del tempio di Shaolin
Okinawa è la maggiore isola dell’arcipelago delle Ryukyu, situate a metà strada tra la Cina ed il Giappone.
Il regno delle Ryukyu rimase indipendente fino al 1879, data della sua annessione al Giappone, fungendo da porto franco con rapporti commerciali e culturali estremamente importanti con entrambe le nazioni.
I due centri culturali principali di Okinawa erano:
Il castello di Shuri
Shuri, la sede del governo dell’isola con il suo castello e la sua aristocrazia che viveva in un ambiente relativamente chiuso alle influenze culturali esterne.
Naha il centro commerciale con il suo porto e i suoi commerci con la Cina ed il Giappone, ovviamente più aperto agli influssi dall’estero.
Okinawa-Te
Il termine utilizzato ad Okinawa, fino al 1800, per descrivere le tecniche di difesa personale era: Tee (Te)
Con l’andare del tempo, il Te di Okinawa (Okinawate), prese caratteristiche sempre più peculiari nei due centri, fino a venir descritto con due nomi diversi: Shurite e Nahate.
Kanryo Higaonna
Intorno alla fine del 1800, un esperto di Nahate, Kanryo Higaonna (Higashionna), dopo aver studiato lo Shaolin in Cina, tornò ad Okinawa e modificò ulteriormente la sua arte, grazie alla teoria che gli era stata insegnata: il Kaisai no genri.
Chojun Miyagi Sensei e ragazzi
A quel tempo l’insegnamento del Nahate era privato e quasi clandestino, fu così che il primo allievo di Hiagaonna, Chojun Miyagi si pose l’obiettivo di creare un sistema didattico adatto al pubblico, soprattutto ai giovani in età scolare.
Grazie alla teoria del Kaisai, nacquero così i primi esercizi (Gekisai, Tensho, Hojo undo…) e la prima bozza di sistematizzazione del Daruma Taiso. Questa ulteriore trasformazione del Nahate venne chiamata, dal Maestro Miyagi: Gojuryu Kempo.
Intorno agli anni ’30, in un periodo storico in cui il nazionalismo era imperante, anche in Giappone ci fu una sorta di assimilazione culturale molto simile all'”italianizzazione” del periodo fascista. Fu così che molti termini che rimandavano a paesi e culture straniere furono modificati per dar loro un aspetto più nipponico. Nel 1937 il Dai Nippon Butokukai, l’organizzazione imperiale delle arti marziali giapponesi, decise che le arti di Okinawa dovessero avere un nome più nipponico.
Kanji Karate-do
Decisero quindi di chiamarle: Karate-do (la via della mano vuota), indipendentemente dalla città di provenienza o dalle differenze di tecniche e principi.
Chojun Miyagi
Il Maestro Miyagi fu nominato rappresentante del Karate-do presso il Butokukai e si adeguò alla decisione imperiale, chiamando la sua arte: Karate-do Goju-Ryu.
Seikichi Toguchi
Alla morte di Chojun Miyagi, il suo allievo Seikichi Toguchi decise di continuare il lavoro del suo maestro
In sessant’anni di studio mise a punto un sistema didattico imponente e stupefacente (leggere l’articolo "Lo Shorei-Kan un modo di vita")
Restando fedele all’editto del Butokukai, al suo maestro e allo spirito di Okinawa, chiamò questo sistema Karate-do Goju-ryu Shorei-kan: la scuola della cortesia e delle buone maniere.
Toshio Tamano
Il progetto del Maestro Toguchi viene portato avanti ancora oggi dal suo allievo Toshio Tamano, che oltre ad aver ampliato il sistema Shorei-Kan e averlo portato al gradino evolutivo successivo, ha applicato il Kaisai no genri al Kobudo di Okinawa, creando per questa arte il sistema didattico Shorei-kai e sistematizzando definitivamente il Daruma Taiso.
Ma le differenze tecniche e soprattutto spirituali e morali non possono essere descritte soltanto con il nome di uno stile. Così, poiché il termine ‘Karate’ non incarna più il concetto originale e lo spirito del budo di Okinawa, quando il Dai Nippon Butokukai cessò di esistere, il Maestro Tamano pensò di riportare il nome della sua arte agli antichi valori: le origini di Okinawa, il Budo (letteralmente difendersi da un arma) e la teoria che ha permesso l’evoluzione di questa splendida arte: il Kaisai no genri.
Okinawa Budo Kaisai Shorei-Kan,
il nome è cambiato tante volte, lo spirito mai.
Breve storia in quindici immagini
Danzatrice di Okinawa
Okinawa è stata chiamata: “La terra della cortesia e delle buone maniere”. Il suo popolo è convinto che senza questi valori la pace e l’armonia non potrebbero essere raggiunte.
Il fiore dello Shorei-Kan
Per questo motivo la nostra scuola fu chiamata Shorei-Kan: casa del rispetto per la cortesia e le buone maniere.
Seikichi Toguchi - Hakutsuru no mai
Lo Shorei-Kan fu fondato nel 1955 a Koza City, Okinawa, dal Maestro Seikichi Toguchi. Il suo scopo era quello di diffondere il vero spirito del Karate nel mondo.
Oggi esistono scuole Shorei-Kan in molte parti del mondo.
Gli allievi imparano le molte tecniche di Kaisai grazie a un metodo sistematico di insegnamento unico creato dal Maestro Toguchi.
Con qesto metodo unico, gli allievi praticano Kata (sequenze di movimenti) propedeutici...
Shihan Lenzi - Suparinpei
....Kata classici....
Shihan Lenzi & Shihan Echelli
....Bunkai (esercizi a coppie per cominciare a comprendere il significato dei kata)....
Shiai Kumite
...e molti altri esercizi.
Daruma Taiso
Gli allievi dello Shorei-Kan provengono da razze, credi e livelli sociali diversi; dottori, artisti, studenti e manovali praticano ed imparano il Kaisai insieme.
Kaisai Kids
Grazie al sistema Shorei-Kan gli allievi progrediscono, ognuno secondo le proprie possibilità: i bambini possono imparare tramite la musica ed il gioco...
Daruma Taiso
...gli adolescenti ed i giovani possono allenarsi intensamente ottenendo un fisico forte, costanza e concentrazione...
Curaco e Beillard Sensei
...i meno giovani possono cercare il vero spirito del Kaisai attraverso la conoscenza delle sue tecniche.